La sua carriera inizia nel 1985 con la fondazione dello studio David Chipperfield Architects che ha oggi sedi a Berlino, Londra, Milano, Shanghai e dal 2022 a Santiago de Compostela.
Le opere realizzate nel corso degli anni sono sempre il risultato di attente, ben congegnate riflessioni che fanno emergere una ricerca costante e precisa, uno studio che con costanza indaga ogni forma della disciplina per trasmettere sempre cura e rigore.
Il “River and Rowing Museum di Henley-on-Thames”, il “Museo della Letteratura Moderna”, il “Neues Museum”, il “Colección Jumex”, l’ampliamento della “Kunsthaus Zürich”, l’intervento nella “Royal Academy of Arts” e il restauro della “Neue Nationalgalerie”, mettono in opera una precisa maniera di intendere l’architettura.
Come afferma Aravena – presidente della giuria del Pritzker – le sue opere sono espressione di un “gesto forte e monumentale fino quasi a scomparire”, le sue architetture “trasudano ogni volta chiarezza, sorpresa, sofisticata contestualizzazione e fiduciosa presenza”.
Numerose sono anche i progetti e le opere realizzate in Italia, come il “Palazzo di Giustizia” di Salerno (in collaborazione con Alberto Izzo & Partners), il “MUDEC – Museo delle culture di Milano” realizzato nel 2015, il cimitero sull’isola di San Michele nella laguna veneta e il recente restauro delle “Procuratie Vecchie” in piazza San Marco. David Chipperfield è stato, inoltre, curatore della 13ª Mostra Internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia nel 2012 e guest editor di Domus nel 2020.