
A VCUarts Qatar alumna takes sustainability to the next level, one egg crate at a time
A piece of furniture created by a QF partner university alumna inspires eco-consciousness and wins a Rossana Orlandi Ro Plastic Prize.
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Gli spazi pubblici di Expo 2020 sono una delle cose più impressionanti e riuscite di tutta l’operazione. I padiglioni certo sono importanti, sono i contenuti
Lo studio ANARCHITECT, diretto da Jonathan Ashmore, ha sede a Dubai e ha recentemente aperto un altro studio a Londra.
Dubai è oggi ben nota per essere una delle città più avanzate e futuristiche del mondo. È stata definita la prima smart city della Regione e la sua rapida crescita da piccolo villaggio di cacciatori di perle, pescatori e commercianti a una metropoli globale di 3 milioni di abitanti sembra un’incredibile leggenda.
Arrivando a Dubai, una delle prime cose che colpisce è il colore del cielo e l’intensità della luce. Una luce che spesso sembra distillata dall’aria umida e a volte sabbiosa. Una luce diversa da quella che si osserva normalmente in Italia e in tutto il Sud Europa. Lì il cielo è blu. La luce è forte e precisa nel modo in cui taglia gli oggetti, marcando in forma quasi chirurgica linee esatte tra sole ed ombra.
In seguito alla rivoluzione industriale, le città hanno iniziato a muoversi in verticale. In quel periodo, nuovi materiali come l’acciaio e nuove tecnologie come l’elettricità e gli ascensori hanno aiutato architetti e ingegneri a trovare un nuovo modo di esprimere l’architettura, che si è tradotta in torri e grattacieli.